24 mesi in botti di rovere da 25- 60 q.li., altri due anni di affinamento sono svolti in acciaio inox ed in bottiglia. Il colore del Brunello di Montalcino Camigliano, è rosso rubino intenso con riflessi granata. Al naso si presenta molto ricco e complesso, con aromi di piccola frutta rossa e sentori balsamici, impreziosito da note speziate. Al palato appare potente ed elegante, con notevolissima persistenza aromatica.
Indicazioni
Grande vino, dai profumi intensi e dai tannini equilibrati, che sa esprimere tutte le caratteristiche del terroir per la qualità e tipicità, sia nella selezione dei cloni, che nella scelta dei terreni meglio esposti e soleggiati. Un vino di classe che promette un'evoluzione interessante e prolungata nel tempo. Si consiglia nelle occasioni importanti, per festeggiare una persona cara o un ospite di riguardo.
(Domenica)
Abbinamenti
Arrosti, cacciagione, selvaggina, brasati e formaggi stagionati.
Tipologia: | Vini Rossi |
Colore: | Rosso |
Uvaggio: | 100% Brunello di Montalcino (selezioni clonali di Sangiovese) |
Nazione: | Italia |
Regione: | Toscana |
Denominazione: | Brunello di Montalcino DOCG |
Formato: | 75 cl. |
Consumo: | Potenziale di invecchiamanto oltre 10 anni |
Temperatura di servizio: | 18 °C nel Calice |
Premi e riconoscimenti: | BRUNELLO DI MONTALCINO DOCG 2010 5 GRAPPOLI; BRUNELLO DI MONTALCINO 2010 93 POINTS Wine Spectator |
Camigliano
Walter Ghezzi, appassionato di agricoltura acquista nel 1957, l’azienda vdi Camigliano, indirizzandola alla produzione dei vini di alta qualità, in particolare del Brunello di Montalcino.
Il figlio Gualtiero successivamente infeste energie nella modernizzazione dell’azienda di 530 ettari di cui 90 vitati e nella valorizzazione dell’ambiente, costruendo la nuova cantina completamente interrata, e recuperando piazze e scorci prospettici e aprendo, con la demolizione della vecchio manufatto, uno splendido panorama sull’alta maremma e le colline metallifere.
Il simbolo di Camigliano, ritrovato in un sigillo del 13° secolo, si ipotizza legato alla corporazione dei camilli, nata ai tempi in cui, sotto Diocleziano, i lavoratori furono organizzati in corporazioni professionali ereditarie. È possibile che un gruppo legato a questa corporazione abbia dato origine al primo insediamento a nord di Roma, e che poi, nei tempi, siano stati tramandati stemma e toponimo.